Potrai accedere a indispensabili strumenti di calcolo che faciliteranno la gestione del tuo lavoratore domestico.
Hai ricevuto una vertenza? Non preoccuparti, ricostruisci il rapporto di lavoro per difenderti meglio.
Uno strumento essenziale:
il decalogo per il colloquio di lavoro
Una pratica check-list per assumere il lavoratore domestico
Calcola i costi annuali e mensili dei tuoi lavoratori domestici
Per non vivere l'incubo
delle scadenze
I versamenti effettuati all'INPS dal datore di lavoro consentono al lavoratore domestico italiano o straniero di accedere a una serie di prestazioni assicurative e pensionistiche. Se in possesso dei requisiti i lavoratori domestici italiani o stranieri possono accedere alle seguenti prestazioni a carico dell'INPS:
L’Assegno per il Nucleo Familiare rivolto ai lavoratori domestici è una prestazione a sostegno del reddito per le famiglie dei lavoratori domestici italiani, comunitari ed extracomunitari che lavorano in Italia con un regolare rapporto di lavoro. Viene erogato direttamente dall’INPS alle famiglie dei lavoratori domestici che possono essere composte da:
I lavoratori comunitari hanno diritto all’ANF per i familiari residenti in Italia o all’estero. I lavoratori extracomunitari (esclusi quelli con contratto di lavoro stagionale) hanno diritto all’ANF:
I lavoratori stranieri rifugiati politici, in conseguenza dell’equiparazione ai cittadini italiani, hanno diritto all’ANF anche per i familiari residenti all’estero.
La domanda per l’ANF va presentata all’INPS:
I cittadini comunitari che lavorano in Italia e versano regolarmente i contributi all'INPS, hanno diritto alle prestazioni pensionistiche - pensione di vecchiaia, di anzianità, di inabilità e pensione ai superstiti - con gli stessi requisiti di età e di contribuzione previsti per i cittadini italiani.
La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall'articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. Spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l'occupazione. Lo stato di disoccupazione deve essere involontario; sono esclusi pertanto i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Tuttavia, l'accesso alla NASpI, sussistendo gli altri requisiti, oltre ai casi di licenziamento, è consentito anche nei seguenti casi:
Per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, per i quali non si conosce il numero di giornate effettivamente lavorate, la presenza al lavoro per almeno 30 giornate negli ultimi 12 mesi si determina con lo stesso sistema usato per l'accredito della contribuzione e per il pagamento delle prestazioni dei lavoratori domestici: la presenza di cinque settimane di contribuzione, considerate convenzionalmente di sei giorni l'una, equivale a 30 giornate di lavoro.
La domanda deve essere presentata all'INPS esclusivamente in via telematica e a pena di decadenza entro 68 giorni, che decorrono dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. In alternativa, si può fare domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, o tramite enti di patronato. Per ulteriori informazioni visita il sito dell’INPS